A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ariedo Braida, consulente strategico della Cremonese ed ex direttore sportivo di Milan e Barcellona. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Il Milan saprà avvalersi della propria tradizione nello scontro europeo con gli azzurri?
“Credo sia una grande opportunità per il Milan di dimostrare il suo spessore. Chiaramente il Napoli sta dimostrando di essere una grande squadra, ma nel calcio tutto è possibile. I rossoneri hanno il DNA della Champions, lo stesso che gli azzurri stanno costruendo. Mi auguro che le italiane possano tutte confermarsi in Europa”
Napoli paragonabile al Milan dello scorso anno?
“Non credo sussista paragone. Quest’anno il Napoli non ha avversari. Non credo che il tricolore possa sfuggire agli azzurri. Nelle partite di Champions, però, l’atmosfera e le pressioni possono cambiare, e determinare gare dall’esito difficile. Saranno sfide tese e tutte da giocare”
Paragone tra il Napoli di Spalletti ed il Milan di Sacchi opportuno?
“Le qualità della squadra azzurra sono indiscusse. Il Napoli ha fatto il salto di qualità con due attaccanti che possono dirsi meravigliosi. Osimhen è un calciatore di altissimo livello, paragonabile ad una leggenda come Batistuta. Anche Kvaratskhelia è un giocatore straordinario. Gli azzurri, dunque, godono di individualità capaci di fare la differenza”
Strategia di Napoli e Milan un modello per il calcio italiano?
“Per me non esiste un modello vincente, il segreto è trovare giocatori che sappiano fare la differenza. Il Napoli è riuscito a scovarli, e per questo sa dimostrarsi vincente”
Vincendo si rischia di rimanere strangolati dalle ambizioni?
“Ci sono delle società che, chiaramente, hanno l’obbligo di vincere. I top club italiani, e non solo, sono legati al successo. È necessario trovare calciatori che sappiano aiutare il club nella corsa costante alla vittoria”
A quale dei suoi attaccanti accosterebbe Osimhen?
“Weah era formidabile e aveva una tecnica sopraffina. Tuttavia, Osimhen è un calciatore ancora più potente. Al momento credo che il nigeriano sia secondo soltanto ad Halaand. Non mancheranno, dunque, sirene che possano interessare l’attaccante azzurro”
Weah ed Osimhen possono essere paragonati dal punto di vista carismatico, e di importanza per i rispettivi paesi?
“Weah è divenuto presidente del suo Paese. Osimhen è un calciatore che a me piace. Ha la consapevolezza del suo ruolo, e di cosa rappresenta per il suo paese. È un ragazzo in gamba, e con dei valori che trasferisce in campo”

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